About

Cristina Scardovi e Michele Giovanazzi. Osteria della Sghisa, Faenza.

Michele Giovanazzi architetto,  nasce a Trento nel 1968

Cristina Scardovi     scenografa, nasce a Faenza nel 1969

Vivono e lavorano nelle prime colline di Imola (BO)

La formazione di Michele e il personale legame con la storia dell’arte, l’illustrazione e il design lo hanno progressivamente indirizzato verso l’architettura come campo di applicazione per progetti, dove forte è la componente creativa e manuale.Cristina ha maturato la propria esperienza professionale in campo teatrale con un’attenzione particolare al “costume”.
Esplora le varie tecniche tessili, dalla lavorazione del feltro al cucito per poi progettare e realizzare costumi per lo spettacolo,
sculture in tessuto, abiti ed accessori.

Nel loro studio-laboratorio  progettano scene teatrali, allestimenti, arredi, lampade, sculture ed installazioni
dove spesso intervengono loro stessi  in qualità di realizzatori.

Inventano ed eseguono progetti scenografici per allestimenti di mostre ed eventi, offrendo suggestive e poetiche chiavi di lettura ai temi trattati. Sono maestri nel creare magiche “sintonie” tra lo spazio architettonico dei luoghi, le opere esposte e l’atmosfera evocativa
delle loro scenografie e installazioni nelle quali inseriscono sculture e oggetti sottilmente integrati sulla scena, capace di divenire un ambiente coinvolgente  e di  affascinante ed estetica fruizione.

Amano riutilizzare oggetti già portatori di una storia, che decontestualizzati, acquistano  nuove valenze narrative e poetiche.
La loro impronta vuole essere leggera e personale, ironica, evocativa e sempre contemporanea.
Attraverso il recupero di materiali eterogenei, l’accostamento di tecniche diverse, il coordinamento di strutture meccaniche ed ottiche
come linguaggi narranti, ogni loro opera cerca di ricreare un piccolo universo.

Lavorano con materiali che riescono a controllare, a fare propri, come legno, ferro, carta, stoffa, per ideare progetti dove,
oltre all’approccio sempre creativo, si evidenzia una trama,  meglio un ordito, irrinunciabilmente riconducibile  all’architettura.

Alcune collaborazioni:

–  MUSE  Museo delle scienze . Trento. “Generatore di estinzioni”  Exhibit per la mostra   “Estinzioni-Storie di catastrofi ed altre opportunità”.
–  Museo Rabelais, Chinon Francia “L’appetit vient en lisant” allestimento  mostra.
–  I.U.A.V. Facoltà di Architettura Venezia come collaborazione alla docenza.
–  MART Museo di Arte di Trento e Rovereto per la conduzione di workshops d’artista legati al tema del teatro e del mondo tessile.
–  F.N.S.D. Federazione Nazionale Scuole di danza. In qualità di scenografi.
– CASA PIANI-Biblioteca Comunale di Imola, Sez. Ragazzi.
– Fondazione Nazionale della Danza/Compagnia Aterballetto e Reggio Children – scenografia  per lo spettacolo “Il corpo che narra”.